sabato 31 marzo 2012

Le dimissioni di don Giovanni Battista Lenzi

"Bollettino C.P.A.", 24 agosto 1888 (Forte grandinata nelle Giudicarie e dimissione del presidente del consorzio agrario di S. Croce don Lenzi)

S. Croce, 24 agosto. - Che un povero corrispondente di giornale specie se agricolo, abbia proprio la jettatura di dover scrivere miserie quando è costretto mettere un po' di bianco sul nero per contentare il proto che aspetta materia per ultimare il giornale? Pur troppo! anche se si fosse della più grassa pasta d'ottimista, s'è costretti a fare delle geremiadi. Sentite. Nella scorsa settimana faceasi forte il bisogno d'una pioggia refrigerante, e tutti questi contadini alla sera raccoglievansi nelle Chiese per averne la grazia da Domine Iddio. La pioggia venne infatti, ma non per tutti fu refrigerante, perché non fu sola. Un grosso temporale addensatosi sul monte Tenòra e Val Marcia alle ore 11 di notte dei 17 cominciò i suoi furori sinistri, e dirigendosi al Nord percosse con forte gragnuola le colline del Bleggio in parte e poi tra Stenico e Villa tutto il Banale fino a S. Lorenzo, cessando i suoi flagelli sul monte Gazza. La gragnuola grossa in parte come le noci, vi perdurò ammucchiata in certi luoghi fino a tre dì. Non vi dico il danno avuto perché sarà rilevato legalmente da chi si deve, avendo i comuni, avvisati da questo Consorzio, fatta la dovuta insinuazione all'i. r. Censo in tempo debito giusta la recente legge dei 6 luglio. Ed una. Il Consorzio agrario poi fu desolato per la rinuncia inaspettata dell'ottimo ed attivissimo suo Presidente, rinuncia che si dovette accettare nella sessione tenuta ai 21 al Ponte delle Arche. Faccio voti perché la nomina che verrà fatta in supplenza cada sopra individuo dello stampo del cessato presidente onde prosperi questa utile istituzione anco per l'avvenire e che sia laico1 per non avere altre dolorose sorprese come questa. Il clero di qui sosterrà sempre questo importante sodalizio, ma desidera che vi figurino nelle prime cariche dei bravi laici del paese, perché i maligni del secolo ed i pietisti farisei non gridino allo scandalo. - Il Consorzio decretò di continuare la distribuzione della farina fino al totale esaurimento del sussidio avuto dalla Giunta Provinciale, visto che il popolo ha fame, mettendo sotto i piedi i rispetti umani originati da pochi interessati. Intanto ad altra volta, se ci lascieran vivi.
RUSTICUS

Veduta di Marazzone con la val Marcia sullo sfondo (1934)




1. Il presidente dimissionario era infatti don Giovanni Battista Lenzi, parroco di Santa Croce ed esperto agronomo. Nonostante don Guetti auspicasse la successione di una figura laica sarà poprio lui stesso a ricoprire dopo breve tempo questa carica che manterrà fino alla morte nel 1898

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